Il 6 marzo 2005 alcune opere di Edvard Munch, tra le quali “il vestito blu” e due litografie, furono sottratte in un lussuoso hotel di Oslo, in Norvegia.
Una storia che si ripete in maniera ciclica. Dopo il furto del celebre “urlo”, la produzione artistica del grande maestro fu privata di altri lavori di spessore, fortunatamente per un tempo limitato.
‘il vestito blu’, l’opera di Edvard Munch
Le opere sottratte all’epoca sono un acquerello del 1915, ‘Vestito Blu’, e due litografie, un autoritratto e il ritratto del drammaturgo svedese August Strindberg. Il furto si verificò nell’hotel Refsnes Gods.
I lavori furono ritrovati dalla polizia di Olso, che arrestò i responsabili, due uomini di vent’anni che si erano addentrati nell’hotel durante la notte armati di spranga.
Inoltre, la polizia norvegese si rese conto della scarsa conoscenza dei ladri, che si appropriarono dei due lavori di Munch trascurandone altri di grande rilievo. Infatti, la collezione presente nell’albergo comprendeva ben 400 opere di artisti del calibro di Andy Warhol.
La produzione artistica di Munch vanta dipinti di valore inestimabile. Tra i tanti ricordiamo “L’urlo”, che racconta la tragedia e il clima di terrore generato dai due conflitti mondiali.
Un pittore capace di lasciare un’impronta indelebile nella storia dell’arte e di rendere con colori vividi e forme originali concetti ampi, vari e complessi.