20 luglio 1969: l’uomo sbarca sulla Luna.
Oggi, sono passati 50 anni da quel grande evento, da quando la fantascienza è diventata realtà.
Il 20 luglio 1969, prima Neil Amstrong, poi Edwin Buzz Aldrin scesero dal modulo lunare Eagle diventando i primi uomini a solcare la superficie lunare.
La prima passeggiata lunare fu trasmessa in diretta televisiva per un pubblico mondiale. Oltre mezzo miliardo di persone erano incollate alla televisione.
Nel mettere il primo piede sulla superficie della Luna Armstrong commentò l’evento con le famosissime parole “un piccolo passo per l’uomo, un balzo da gigante per l’umanità”.
Si stima che circa un milione di persone abbiano assistito al lancio dell’Apollo 11 affollando le autostrade e le spiagge vicine al sito di lancio.
L’Apollo 11 fu lanciato il 16 luglio 1969 alle 13:32 ed entrò in orbita terrestre dodici minuti più tardi.
Il contesto storico era quello della “guerra fredda”. Ma quella che viene ricordata come la “corsa allo Spazio” iniziò nel 1957 con il lancio, portato a termine dall’Unione Sovietica, dello Sputnik 1, il primo satellite artificiale. Nel 1961 gli statunitensi furono colpiti nuovamente nella corsa allo spazio quando il cosmonauta sovietico Jurij Gagarin divenne la prima persona ad andare nello spazio e anche il primo a orbitare intorno alla Terra.
Il presidente degli Stati uniti d’America John Fitzgerald Kennedy, dopo essersi consultato con i suoi esperti e consulenti, dichiarò nel 1961, al Congresso degli Stati Uniti: “Credo che questa nazione debba impegnare, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e di farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Nessun progetto spaziale di questo periodo sarà più impressionante per il genere umano”. E così nacque il Progetto Apollo.
Il 24 luglio 1969 l’equipaggio dell’Apollo 11 della Nasa (composto da Amstrong, Michael Collins e Aldrin) ammarava nell’Oceano pacifico, riportando a casa la più grande delle imprese scientifiche e tecnologiche del secolo.