5 aprile 1956: Cuba, Castro dichiara guerra a Batista. Scopriamo insieme vita e seguito. Fidel Castro fu definito un dittatore nel corso della storia.
Incarcerò qualsiasi oppositore, perseguitò gli omosessuali, scacciò un presidente corrotto sostituendolo con un regime militare. Fu amato, tuttavia, per i suoi ideali che mai realizzò, mai.
Giustificò ogni violenza dicendo che la sanità gratuita e l’educazione a Cuba erano all’avanguardia, eppure, per realizzarsi, i cubani hanno sempre dovuto lasciare Cuba non potendo, molto spesso, far ritorno.
Esattamente il 5 aprile 1956, Castro, dunque, dichiara guerra a Batista. Fidel Castro assunse la carica di primo ministro, che ricoprì nei decenni successivi con le cariche di capo delle forze armate e di primo segretario del Partito comunista cubano.
Dopo il colpo di stato di Batista nel 1952, Castro si schierò tra gli oppositori della dittatura e il 26 luglio 1953 guidò un attacco contro la caserma Moncada di Santiago de Cuba. Condannato a 15 anni di prigione, Fidel fu arrestato nel 1955 e si rifugiò in Messico.
Ma il 5 aprile di 66 anni fa, Castro decise di dichiarare guerra a Batista e nel dicembre del 1956 sbarcò con poche decine di uomini sulla costa orientale di Cuba. Stabilita una base nella Sierra Maestra, il “Lider Maximo” iniziò con il suo “Movimento del 26 luglio”, la guerriglia contro Batista.
Ottenuto progressivamente un largo sostegno popolare (in particolare fra i contadini), nel marzo del 1958 i cosiddetti “barbudos” lanciarono l’offensiva finale che si concluse nel gennaio del 1959 con l’ingresso trionfale all’Avana.
Sono passati anni da quel 5 aprile, ed oggi ricade la ricorrenza della sua dichiarazione di guerra. Una tra le più tragiche parentesi storiche dei quei tempi.
Castro fu una figura rilevante per l’America e tutta la sua comunità. Quel 5 aprile scatenò l inaaspettato da parte del suo popolo ma lui dichiarò che non poteva fare altrimenti. E per uno che veniva chiamato dittatore, sicuramente tutto questo c’era da aspettarselo senz’altro.