Alle ore 18:06 UTC del 27 ottobre 1961 la NASA lanciò il primo razzo Saturn con lo scopo di collaudarne la resistenza. Il razzo, che non trasportava equipaggio, non entrò in orbita: fu un lancio esplorativo fondamentale per la programmazione delle successive missioni nello spazio. Proprio grazie a questi test fu, poi, possibile, nel 1969 l’approdo dell’uomo sulla superficie lunare con l’Apollo 11.
I test necessari a collaudare struttura e tenuta dei razzi furono molteplici nel corso degli anni prima della famigerata missione sulla Luna. Saturn 1 fu solo il primo di circa 20 razzi lanciati fino al 1969 nel test passato alla storia con il nome di “Apollo SA-1 Test Flight”.
Il lancio di Saturn 1 fu un progetto molto ambizioso. Rispetto al suo predecessore, il razzo Jupiter C, Saturn aveva una potenza di 10 volte superiore che richiedeva, però, allo stesso tempo, molto più carburante.
Il viaggio di Saturn 1 fu piuttosto breve – circa 15 minuti prima di affondare nell’Oceano Atlantico – ma rappresentò per la NASA un grande successo oltre ad essere il primo passo in avanti verso l’approdo sulla Luna. Il test Apollo SA-1 pose l’attenzione degli scienziati su un errore di calcolo che comportò lo spegnimento del motore con 1.6 secondi di anticipo.
Kennedy commentò con entusiasmo il lancio di Saturn 1: “Credo che questa nazione debba impegnarsi a raggiungere l’obiettivo, prima della fine di questa decade, di portare un uomo sulla Luna e di farlo ritornare in sicurezza sulla Terra“.
Saturn 1 fu il primo passo nel progetto Apollo che portò l’uomo sulla Luna. Un progetto che ha segnato la storia dell’umanità e che non è stato affatto di semplice realizzazione. Proprio nell’ambito di questo ambizioso obiettivo, il 27 gennaio 1967 ci fu un grave incidente che portò alla morte di tre astronauti. Il lancio del primo razzo Apollo fallì portando alla morte Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Solo due anni dopo, però, gli Stati Uniti riuscirono a realizzare il sogno di portare l’uomo sulla superficie lunare.