La televisione è, ormai, parte integrante delle nostre vite e delle nostre giornate, soprattutto i servizi trasmessi dai telegiornali, che, dislocati in varie fasce orarie, ci consentono di rimanere aggiornati sui vari eventi di cronaca e tanti altre tipologie di informazioni. Ma, come tutti i programmi televisivi, i telegiornali non sono sempre stati a colori, ed infatti l’innovazione avvenne il 25 febbraio del 1977.
Tra le tante date importanti che hanno segnato le varie fasi di sperimentazione della TV a colori, lungo periodo di prove e valutazioni, possiamo, quindi, includere anche quella di oggi.
La “nascita” della televisione ci fu nel gennaio del 1954, quando la Rai, acronimo di Radiotelevisione italiana S.p.A., fa il suo primo ingresso nelle case degli italiani, con la trasmissione di un unico canale. Quasi dieci anni dopo, nel 1962, ci fu l’ingresso di un secondo canale televisivo e, a distanza di pochi mesi, iniziarono le prime prove per trasmettere i programmi a colori, che si svolgeranno a pieno ritmo nella seconda metà degli anni 1970.
Sebbene altri paesi avevano già da molto tempo prima varcato la soglia del colore, arrivò, così, anche il turno dell’Italia, che fece capolino proprio negli anni ’70.
Sempre in questi anni, ci fu l’esordio delle prime trasmissioni regionali e venne classificato il ruolo del giornalista conduttore dei telegiornali.
Importante nodo di sviluppo, in quanto la televisione, è stata da sempre considerata non solo come mezzo di unione familiare e di intrattenimento ludico, ma anche come strumento di informazione, essenziale, dato il tasso elevato di analfabetismo che c’era in quegli anni.
Ma, la data di oggi, 25 febbraio 1977 è significativa, in quanto, non indica solo la novità del debutto dei TG a colori, ma anche la definitiva impostazione dei conduttori dei TG, inquadrati, dal telespettatore, a mezzo busto. Posizione, tutt’ora mantenuta in vigore.