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2 dicembre: contro ogni forma di schiavitù

Il 2 dicembre è la Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù.

Debellare qualsivoglia forma di schiavitù

Tendenzialmente si è soliti pensare che la schiavitù sia un fenomeno superato, ma così non è; proprio a tal proposito l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, ha istituito una giornata specifica.

Ricordiamo che per schiavitù si intende la condizione dell’individuo considerato giuridicamente proprietà di un altro individuo e quindi privo di ogni umano diritto.

Oggigiorno si parla di schiavitù moderna, una vera piaga sociale, contro la quale bisogna “combattere ideologicamente” affinché si possa superare.

Quello che sembrava essere un fenomeno appartenente al passato, è in realtà una pratica viva più che mai; si stima infatti, che nel mondo esistano più di 21 milioni di schiavi, tra i quali: donne, uomini e anche bambini. 

In passato un uomo, definito proprietario, possedeva legalmente gli schiavi, comprati ad un costo di acquisto irrisorio. Nella realtà odierna, in tutto il mondo, si parla di minaccia costante di persone che esercitano potere su altre persone, sottomesse, costantemente minacciate, picchiate, costrette a lavorare senza compenso.

Il 2 dicembre assume, in quest’ottica sociale e culturale, una notevole importanza in quanto ricorrenza per superare qualsiasi forma di sopruso che possa essere identificato come schiavitù.

Le origini delle celebrazioni risalgono al 2 dicembre 1949, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò una Convenzione; secondo quanto stabilito, era necessario reprimere il traffico di persone di qualsiasi età e sesso. 

La Convenzione è ufficialmente entrata in vigore in Italia nel 1966, con la legge ufficiale numero 1173.

La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che la schiavitù costituisce un crimine contro l’umanità e che, essendo il diritto di essere liberi da tale condizione inviolabile.

Ecco quindi che nasce e si celebra ogni 2 dicembre la Giornata mondiale contro la schiavitù, per debellare qualsiasi forma di sfruttamento.

L’obiettivo primario della giornata è quello di mettere in risalto le nuove e numerose forme di schiavitù, per poterle eradicare.

Secondo l’associazione Walk Free Foundation, Asia e Africa sono i paesi con il maggior numero di schiavi, l’Italia occupa la 146esima posizione. 

Indipendentemente da qualsiasi classifica o stima effettuata, il 2 dicembre serve a ricordare che ogni persona possiede una dignità invalicabile, che nessuno mai può e deve calpestare.