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1940: De Gaulle incita la Francia a non arrendersi

Il 18 giugno del 1940 il generale Charles De Gaulle parla per la prima volta Radio Londra, incitando la Francia a non arrendersi al Terzo Reich, quindi chiede al popolo francese di prendere le armi e combattere.

Questo discorso, molto poco ascoltato sul momento ma pubblicato sulla stampa francese il giorno dopo e diffuso dalle radio estere, è considerato il testo fondatore della Resistenza francese.

Durante la campagna di Francia, il colonnello de Gaulle, all’epoca a capo di una divisione corazzata, è uno dei pochi a rallentare l’avanzata tedesca.

Il 1º giugno 1940 è nominato generale di brigata e nella notte del 5-6 giugno 1940 è nominato sotto-segretario di Stato al ministero della Difesa nazionale e della Guerra.

Con i suoi diversi incontri a Londra e in Francia con Winston Churchill, spera di convincere il Presidente del Consiglio Paul Reynaud, a combattere la Germania contro il parere dello Stato Maggiore.

Tuttavia, dopo una serie di eventi, la Francia è costretta a difendersi:

  •   Il 10 giugno 1940 l’Italia fascista le dichiara la guerra;
  • il 14 giugno 1940 i tedeschi entrano a Parigi, dichiarata città aperta;
  • il 15 giugno 1940 il governo francese vota per chiedere alla Germania nazista i termini di un armistizio;
  • il 16 giugno 1940 Jean Monnet espone a de Gaulle il progetto dell’Unione franco-britannica , ma sia de Gaulle che Churchill sono scettici sulla reale fattibilità di questo progetto sul lungo termine, ma entrambi convengono che in quel momento, l'”Unione” avrebbe permesso alla Francia di continuare la guerra a fianco del Regno Unito;
  • il 16 giugno 1940 il governo francese respinge l'”Unione”, Reynaud si dimette e il Presidente della Repubblica Albert Lebrun nomina Pétain come Presidente del Consiglio;

De Gaulle arriva a Londra il 17 giugno 1940, con il suo aiutante di campo Geoffroy Chodron de Courcel e all’ufficiale britannico di collegamento, il generale Edward Spears, con l’intenzione di negoziare con i britannici, alleati della Francia, la continuazione della guerra.

De Gaulle espone il suo progetto di mantenere la Francia nel conflitto ed esprime il desiderio di poter parlare alla radio non appena arriverà la notizia della capitolazione. Churchill gli mette a disposizione la BBC.

Nella serata del 17 giugno, il Maresciallo Pétain, nel frattempo diventato nuovo capo del governo francese, annuncia che bisogna smettere di combattere e che è sua intenzione di chiedere al nemico la firma di un armistizio.

De Gaulle legge il suo discorso dalle antenne della BBC alle 18, ora di Londra, il martedì 18 giugno 1940, discorso annunciato nel programma della BBC alle 20:15 e diffuso alle 22.

Tuttavia, l’Appello del 18 Giugno, non è un invito generale a costituire una rete di resistenza sul territorio francese.

Da militare, de Gaulle si rivolse ai militari e agli specialisti delle industrie d’armamento invitandoli ad appoggiare lo sforzo di guerra del Regno Unito.

In effetti, l’Unione Sovietica, con il patto Molotov-Ribbentrop, e gli Stati Uniti non erano all’epoca impegnati a sostenere la Francia.

Le truppe erano in procinto di abbandonare la lotta, così come la popolazione civile. Solo successivamente, dopo che saranno stati lanciati altri appelli, per incoraggiare i francesi a resistere, questo discorso sarà finalmente conosciuto.

Il futuro genero del generale, Alain de Boissieu, si trova prigioniero dei nazisti in Belgio quando il 19 giugno, prende indirettamente conoscenza dell’Appello del 18 giugno del generale de Gaulle lanciato la sera prima sulle onde della BBC.

Trasferito in Pomerania e deciso a continuare la guerra, egli tenta senza successo di evadere; vi riesce ma viene catturato dai sovietici e fatto nuovamente prigioniero.

Dopo l’operazione Barbarossa, Alain de Boissieu, insieme con altri prigionieri liberati dai sovietici, arriva ad Arcangelo dove si imbarca verso il Regno Unito.

Egli sbarca a Camberley il 12 settembre 1941 e firma immediatamente il suo impegno nelle forces françaises libres.