Dopo il grande successo della trilogia “I Caduti di Pietra”, che si avvia alla conclusione con la pubblicazione del terzo volume, il giornalista e scrittore casertano Giuseppe Russo riprende a divulgare la sua interessante storia della Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi dei beni culturali distrutti, deturpati, trafugati e occupati tra il ’40 ed il ’45 nell’Italia belligerante del cosiddetto secolo breve.
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo il lancio avvenuto a Cardito lo scorso 5 novembre 2019, l’attivissimo ricercatore campano torna a presentare OPERAZIONE 51, primo numero della sua nuova avventura editoriale che, stavolta, parla l’universale e affascinante linguaggio del fumetto. La particolare prospettiva d’analisi del tremendo periodo bellico, che lo ha visto protagonista in numerose città italiane tra cui Ferrara, Padova, Roma, Subbiano (Ar), Cassino (Fr), San Pietro Infine (Ce), Mignano Monte Lungo (Ce), Lagonegro (Pz), Napoli, Afragola (Na), Caserta, Benevento, Avellino, tra l’altro in luoghi davvero eccezionali come la Scuola Militare Nunziatella di Napoli o il QGI di Giugliano-Lago Patria (NATO), è da tempo segno distintivo dei seguitissimi e interessanti seminari tenuti da uno dei più apprezzati scrittori indipendenti del nostro territorio.
In attesa della pubblicazione dell’ultimo conclusivo testo della citata trilogia, che si intitolerà significativamente IL PRIMO FRONTE e sarà pubblicato entro ottobre 2020, Giuseppe Russo sbarca all’IPIA di Alife, storico istituto superiore del territorio casertano, per raccontare agli studenti la rocambolesca operazione militare che i tedeschi organizzarono durante lo sgombero dell’Abbazia di Montecassino, nell’autunno del ’43, per trafugare due importanti tele partenopee, la “Danae di Tiziano” e la “Parabola dei ciechi di Bruegel il Vecchio”, per portarle in dono ad un alto gerarca del regime nazista. Il grande merito del giornalista casertano, che si va imponendo sempre più come ricercatore e divulgatore storico di grande rilievo e oggettività scientifica, attenzionato anche da radio, televisione, magazines e quotidiani nazionali, è quello di riuscire a coinvolgere i lettori grazie a sconosciuti episodi riguardanti l’onerosa battaglia che i nostri beni culturali, le nostre tradizioni ed i nostri paesaggi furono costretti a subire durante i duri anni della seconda grande guerra.
Oltre ai bombardamenti degli angloamericani, che in Campania colpirono tragicamente regge, teatri, scavi archeologici, chiese, stadi, palazzi nobiliari, attività commerciali, industrie e caffè storici, i suoi testi sviscerano i micidiali cambiamenti sociali ed economici che le ritorsioni naziste e la successiva occupazione alleata arrecarono soprattutto al già martoriato sud Italia e soprattutto alla Campania, agnello sacrificale e territorio di sperimentazione di atti barbarici poi riproposti in tutto il resto del Paese fino al termine della guerra.
Attraverso l’amichevole racconto di curiose questioni sportive, piccole guerre familiari, rinascite economiche, fenomeni turistici e tanti altri episodi vicini alla reale vita quotidiana di un popolo, soprattutto quello campano, letteralmente ingurgitato dalla Seconda guerra mondiale, l’Autore casertano coinvolge i lettori catapultandoli in punta di piedi nella realtà di un brutale conflitto e rendendoli partecipi di uno dei momenti più particolari della nostra storia.
Da oggi, quindi, la “storia diversa della Seconda guerra mondiale in Campania e in Italia” sarà fruibile sia grazie ai libri della trilogia “I Caduti di Pietra”, sia attraverso la serie a fumetti I Caduti di Pietra – The Comicbook Series da scoprire anche partecipando ai numerosi seminari, assolutamente gratuiti, cui l’Autore è costantemente invitato a presenziare in tutta Italia per raccontarci la storia del nostro Paese e contribuire a mantenere vivo il ricordo di un passato su cui costruire un futuro di pace e convivenza civile.
L’appuntamento è, quindi, per il prossimo 18 gennaio 2020, alle ore 10:30, presso l’Auditorium dell’Istituto IPIA di Alife. Non mancate.
Info sul sito ufficiale www.icadutidipietra.com (anche .it) e sui profili social cercando I Caduti di Pietra.