Singolare l’episodio verificatosi a Pordenone, dove l’allenatore di una squadra di calcio giovanile ha insultato un arbitro durante una partita a Sacile.
Nello specifico l’arbitro è stato insultato col termine “terrone”. Decisa la reazione del questore di Pordenone che ha disposto il daspo, il mister non avrà accesso alle manifestazioni sportive e dovrà lasciare la guida della squadra.
Al momento dell’episodio la squadra si trovava in trasferta, l’arbitro era un dirigente della formazione avversaria abilitato in seguito ad un corso specifico.
Il questore di Pordenone, Marco Odorisio, ha messo l’accento sulla gravità del gesto messo in atto da una figura educativa e ha dichiarato : “Non è certamente edificante che chi dovrebbe avere il compito di assolvere alle funzioni di educatore, insegnando il rispetto delle regole attraverso l’attività sportiva, si trasformi, invece, in un esempio diseducativo, che non si concilia con le aspettative di giovani adolescenti che identificano nell’allenatore di calcio un modello positivo da imitare. Le condotte accertate, oltre a essere verbalmente e materialmente violente e caratterizzate da una consapevole impronta di discriminazione territoriale assumono ancora più particolare di rilievo negativo, soprattutto in considerazione del fatto che sono state poste in essere alla presenza e rivolte a bambini di 11 anni”.
La contromisura è stata attuata dopo la pubblicazione dell’articolo di un giornale che riportava l’episodio. Ad essere toccati dell’accaduto sono stati anche i genitori dei ragazzi della squadra.
Successivamente la Digos ha svolto ulteriori indagini e ha appurato che il Mister, residente in provincia di Pordenone, durante la partita ha messo in atto condotte inadeguate dal punto di vista verbale e materiale a discapito dei ragazzi in campo e di quelli in panchina. In un momento di briefing l’uomo, parlando coi ragazzi, avrebbe fatto riferimento all’arbitro col termine “terrone”.