Ieri sera, giovedì 31 ottobre 2019, si è verificato l’ennesimo caso di violenza presso un ospedale di Napoli in Campania.
L’episodio di violenza si è registrato al Santobono, ospedale pediatrico di Napoli, intorno alle ore 23.
Secondo le prime ricostruzioni è emerso che un uomo si sia rifiutato di aspettare il suo turno al triage e abbia spaccato la porta del pronto soccorso, mettendo in pericolo una bimba che nel mentre si trovava dall’altro lato della porta in quanto il personale medico la stava visitando.
Durante l’episodio di violenza la bambina per fortuna non è stata colpita dalla porta sfondata e non ha riportato danni fisici.
Successivamente sul posto sono giunte le forze dell’ordine, allertate dal personale medico presente all’accaduto.
Prontamente le forze dell’ordine hanno identificato l’uomo e hanno stilato un verbale dell’accaduto.
Dalle testimonianze dei medici presenti sul posto è emerso che l’uomo fosse il padre di un neonato di 15 giorni, giunto in pronto soccorso a causa di problemi respiratori. Al triage è stato dato un codice verde al neonato in quanto i parametri erano buoni.
Così i genitori del neonato si sono visti superare da codici gialli in quanto erano giunti al pronto soccorso bambini con convulsioni ed ipertermia, aventi dunque la precedenza.
I familiari del neonato non hanno visto di buon occhio di essere scavalcati da altri, così hanno protestato fortemente. Alla fine, esasperato, il padre del neonato ha compiuto l’orrendo episodio.
Sulla questione si sono espressi anche i vertici dell’ospedale Santobono, che si sono detti molto indignati per questi costanti atti di violenza e di vandalismo ai danni di personale medico e dell’ospedale.
I vertici del Santobono chiedono tutti più sicurezza e controlli in ospedale in modo che i medici lavorino in un ambiente più tutelato e protetto.
Essi hanno evidenziato che di solito i responsabili di questi episodi di violenza con atti di vandalismo sono i genitori dei pazienti.
Inoltre i vertici dell’ospedale pediatrico di Napoli chiedono un incontro con l’Asl e le altre aziende in modo da trovare un piano comune per annullare l’iperaflusso all’ospedale Santobono e istituire guardie mediche per i codici bianchi. Infine è stata messa in evidenza la necessità di fornire ai pediatri determinati strumenti per diagnosticare codici bianchi.
Si ricorda che tale idea era stata lanciata qualche giorno fa da Roberto Speranza, ministro della salute per quanto concerne i medici di base.