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Ciao Nadia, la “guerriera” de Le Iene

Arriva stamattina la notizia della morte di Nadia Toffa, giornalista e conduttrice televisiva italiana conosciuta per la partecipazione al programma di Italia 1 Le Iene.

Dopo la maturità classica al liceo Arnaldo di Brescia si laurea in lettere all’università di Firenze. Dal 2009 comincia il suo percorso come inviata de Le Iene, per le quali realizza servizi di rilievo.

Nel dicembre del 2017 accusa i primi malori, seguiti dalla scoperta di un cancro al cervello. Da quel momento in poi Nadia comincia la sua battaglia contro la malattia, condivisa periodicamente sui social network, grazie ai quali si è posta come punto di riferimento per tutte le persone colpite da una situazione analoga.

“Non chiamateci malati, chiamateci guerrieri”, questa una delle frasi ricorrenti utilizzate dalla giornalista per sostenere la lotta al cancro.

Successivamente pubblica il libro “Fiorire d’inverno” nel quale riprende nel dettaglio la sua esperienza personale e la battaglia contro la malattia.

Nell’aprile del 2018 torna alla conduzione de Le Iene e, parallelamente, prosegue le cure. Negli ultimi anni le delicate condizioni di salute l’hanno costretta a sospendere la conduzione del programma televisivo.

La notizia della morte è stata diffusa questa mattina dalla pagina ufficiale della redazione de Le Iene, la quale ha riportato il seguente messaggio :

“E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI.
Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi.
D’altronde nella vita hai lottato sempre.
Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi.
Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi.

Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente Il male incurabile e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio.
Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi.

E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto.
Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare a essere quelli di sempre.
Niente per noi sarà più come prima”.