Da Parma e Reggio Emilia proviene un prodotto che da secoli è presente sulle nostre tavole a deliziare i nostri palati in modo gustoso e delicato.
Questo prodotto speciale è il parmigiano reggiano.
Siamo soliti consumare il parmigiano, grattugiato sui primi piatti. Tuttavia il parmigiano viene mangiato anche così a fette da solo.
Le origini del parmigiano reggiano risalgono a nove secoli fa.
Infatti il parmigiano reggiano è stato prodotto per la prima volta nel XII secolo.
Per la prima volta esso venne prodotto nei monasteri benedettini e cistercensi di Parma di Reggio Emilia.
Dopo l’anno Mille, i monasteri più importanti fra Parma e Reggio Emilia erano quattro: due benedettini, ovvero San Giovanni a Parma e San Prospero a Reggio e due cistercensi, ovvero San Martino di Valserena e Fontevivo, entrambi nel Parmense.
Quella zona era ricca di corsi d’acqua e pascoli che favorirono la produzione di questo formaggio a pasta dura, prodotto grazie alla lavorazione del latte in grandi caldaie.
Attualmente i maestri casari producono il parmigiano con la ricetta originale: latte della zona circoscritta dell’Emilia, caglio naturale, sale e nessun additivo.
La zona circoscritta dell’Emilia è caratterizzata da 350 piccoli caseifici artigianali. Questi ultimi sono in rappresentanza di 3500 agricoltori e produttori di latte che sono riusciti a farsi riconoscere dalla legge la loro determinazione nel mantenere l’altissimo livello di qualità e inalterato il metodo di lavorazione del parmigiano.
Si ricorda che il parmigiano reggiano è riconosciuto DOP europea, ovvero denominazione di origine protetta.
Per i buongustai si ricorda che dal 2 agosto al 5 agosto ci sarà la 53esima edizione della Fiera del Parmigiano a Casina.