14 milioni di donne e uomini contraggono il papilloma virus ogni anno in America, secondo i dati riportati dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, dati allarmanti tanto da far giungere alla decisione presa dalla Food and Drug Administration di estendere il vaccino agli adulti fino ai 45 anni d’età.
L’Australia è il primo paese che ha quasi debellato il cancro al collo dell’utero, la sua incidenza è così bassa tanto che si prospetta che entro il 2035 si verificheranno solo quattro casi su un campione analizzato di 100.000 persone.
Gli Stati Uniti stanno cercando di adeguarsi a questa linea di pensiero, qualche giorno fa, infatti, hanno optato per l’estensione dell’uso del vaccino contro il papilloma virus alla popolazione adulta, la Food and Drug Administration (Fda) ha infatti esteso l’utilizzo del Gardasil 9, finora adoperato solamente in adolescenti e giovani adulti, fino a 26 anni, anche a donne e uomini fino ai 45 anni di età.
“L’approvazione di oggi rappresenta un’importante opportunità per aiutare a prevenire le malattie e i tumori correlati all’Hpv in una fascia di età più ampia”, dichiara il direttore del Centro per la valutazione e la ricerca biologica della Fda, Peter Marks.
La decisione, che vede l’estensione del vaccino anche a soggetti di età adulta, è giunta in seguito ad uno studio su un campione mirato di persone.
Lo studio è stato condotto su un numero ben delineato di donne di età compresa tra i 27 e i 45 anni, e mirava a dimostrare quanto fosse altamente efficace, una versione precedente del vaccino, per la prevenzione di infezioni persistenti da Hpv, verruche genitali e tumori alla cervice, tutti disturbi riconducibili ai tipi di virus che il vaccino riusciva a coprire.
Lo studio è stato poi inoltre esteso anche ad un campione di soggetti di sesso maschile, portando al riscontro di risultati positivi anche sugli uomini oggetto di studio, anch’essi di età compresa tra i 27 ed i 45 anni.