11 settembre 2001, un giorno come tanti, ma destinato a restare nella storia.
Sono le 8:45 a New York, le 14:45 in Italia, un giorno come tanti, di impegni lavorativi, di traffico, di caffè, di straordinaria routine, stravolta in un secondo, per molti, troppi, l’ultimo giorno di vita.
Ognuno di noi ricorderà per sempre cosa stava facendo in quel momento, quando le immagini della TV restituirono al mondo uno scenario da film hollywoodiano, terribilmente reale.
Tornando ai fatti, dicevamo erano le 8:45 a New York quando un aereo di linea, il volo American Airlines 1, proveniente da Boston, violò lo spazio aereo della metropoli americana andandosi a schiantare contro la torre Nord del World Trade Center.
Trascorrono all’incirca quindici minuti quando, mentre gli occhi del mondo sono sintonizzati sul destino della prima torre, un secondo aereo, il volo United Airlines 175, si schianta contro la torre Sud.
Le informazioni battute dalle varie agenzie di stampa parlano di un attacco terroristico suicida, che sarà poi ricordato come il più grande dell’era contemporanea.
Le due torri sono in fiamme, si susseguono atti di disperazione, paura, gesti di immane coraggio, per cercare di salvare il maggior numero di persone dagli incendi divampati dopo lo schianto.
L’attacco all’America non è però finito, alle 9:37 un terzo aereo, volo American Airlines 77, viene dirottato dai terroristi contro la facciata ovest del Pentagono. Un quarto aereo diretto, secondo le ricostruzioni, su una delle due sedi politiche di Washinton, la Casa Bianca o il Campidoglio precipita in aperta campagna vicino a Shanksville, in Pennsylvania.
Alle 9:59, quando tutti si interrogavano sul destino delle torri e di coloro che si trovavano all’interno, la prima torre collassa su se stessa seguita dopo pochi minuti dalla seconda.
Il boato e le vibrazioni causate dai crolli causeranno il crollo di altri edifici nelle immediate vicinanze.
Terribile il bilancio della perdite di vite umane, 2752 persone, tra queste 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti, solo nelle torri gemelle, oltre 3000 considerando anche i passeggeri e il personale dei voli dirottati.
L’attentato sarà rivendicato da Al Qaeda, un gruppo terroristico guidato da Osama Bin Laden.
I fatti di quel giorno avranno ripercussione,negli anni, a livello globale. Cambiò in poche ore la percezione di molte cose. I complottisti più convinti hanno, negli anni, sviluppato le più rocambolesche teorie, quel che è certo è che quel vuoto nel cuore di New York è lo stesso che è rimasto nel cuore di tutti.
11 Settembre 2011: inaugurato il National September 11 Memorial & Museum
Dove prima sorgevano le Torri Gemelle, oggi è possibile visitare il 9/11 Memorial un monumento commemorativo, che sorge a Ground Zero, per commemorare le vittime dell’attacco al World Trade Center del 2001 ma anche, cosa che non molti sanno, per ricordare le vittime dell’attentato del 26 Febbraio del 1993.
Il monumento è stato aperto al pubblico l’11 settembre 2011, esattamente dieci anni dopo l’attentato, ed è accessibile gratuitamente a chiunque desideri fare un’offerta per mostrare il proprio rispetto alle vittime.
I loro nomi sono incisi nel bronzo di due vasche che costituiscono il punto centrale del monumento. La vasca situata a nord e quella a sud occupano esattamente il posto in cui si trovavano una volta le due torri.
11 settembre 2020: la Pandemia
Diciannove anni dopo i terribili eventi del 2001, a causa della Pandemia del Coronavirus non si terranno le consuete celebrazioni commemorative per le vittime degli attentati.
Non ci saranno le 88 luci create per slanciare in cielo le proiezioni delle Twin Towers, così come accadeva dal 2002, non ci saranno i familiari delle vittime sul palco a ricordare i nomi dei loro cari estinti, il rischio di assembramenti sarebbe troppo alto.
Prevista come soluzione alternativa la diffusione di letture registrate dei nomi e l’illuminazioe in blu degli edifici più rappresentativi della città.