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11 luglio: La Giornata Internazionale della popolazione

La Giornata Internazionale della popolazione nasce nel 1989, inaugurata dal consiglio direttivo del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, con lo scopo di aumentare la consapevolezza sulle problematiche riguardanti la popolazione mondiale.

Per l’edizione 2021 l’ONU evidenzia le disuguaglianze di genere: dal tema della fertilità il quale si lega a quello della libertà di scelta delle donne. Si tratta di un problema culturale, ma anche economico.

Al livello globale la popolazione maschile è di poco superiore a quella femminile, che però resta ancora la più discriminata. Da qui la decisione dell’agenzia Onu Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione di dedicare l’edizione di quest’anno.

Le Nazioni Unite hanno raccolto dei dati agghiaccianti: ogni anno avviene il dramma della selezione della popolazione in base al sesso, la quale costa la vita a 140 milioni di donne sia con aborti selettivi sia con uccisioni di neonati.

Si tratta di femminicidi commessi in grembo oppure subito dopo il parto in nazioni dove la nascita di una bambina per la cultura locale è considerata quasi una sciagura.

Il tema di quest’anno è adattato in base alla pandemia scatenata dal Coronavirus, quindi l’obiettivo è sensibilizzare la comunità internazionale sulle condizioni di lavoro di tutte le donne impegnate in quest’emergenza sanitaria, ma anche economica e sociale, considerate parte della popolazione più fragile, costrette a stare chiuse in casa, senza possibilità di accesso alle cure mediche.

Quindi la tematica di quest’anno ha l’obiettivo, oltre che a sensibilizzare le persone del maltrattamento che subiscono le donne nei paesi meno sviluppati, anche di proteggere le donne in tutto il mondo anche nei paesi sviluppati, i quali riservano alla popolazione femminile un trattamento tutt’altro che equo rispetto agli uomini

Il comunicato ufficiale spiega che lo scopo dell’UNFPA è quelli di promuovere la sensibilizzazione verso i bisogni legati alla salute sessuale e riproduttiva e sulle vulnerabilità delle donne durante la pandemia.

Con le settimane di pandemia sono aumentati i casi di stupri e violenze all’interno delle case, ma anche i casi di matrimoni con spose-bambine e le mutilazioni genitali femminili.