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11 luglio 2020 la Nazionale italiana è campione d’Europa

11 luglio 2020, Wembley Stadium di Londra. La Nazionale Italiana di calcio è campione d’Europa, dando il via ad un’estate assolutamente fantastica ed irripetibile per lo sport italiano, che mai come in questa circostanza è riuscito nel compito portare sollievo ad un paese in gravissime difficoltà per la pandemia sempre più presente e soprattutto pressante. Uno degli artefici di quella vittoria porta il nome del ct, Roberto Mancini, uno dei più grandi numeri 10 della storia del calcio italiano ed uno degli allenatori più vincenti di sempre, cui è stato affidato il compito di ricostruire la Nazionale dopo il fallimento della mancata qualificazione al Mondiale del 2018. Ed è stata la grande rivincita del Mancio, grandissimo protagonista in campo con le maglie di Sampdoria e Lazio, con le quali ha vinto tutto in quasi 20 anni di carriera, ma che con la maglia azzurra non ha mai avuto un grandissimo rapporto, colpa anche di un carattere molto esuberante, che lo portò addirittura ad essere escluso per diversi anni dall’allora ct Bearzot. Se però puoi annoverare 700 presenze in serie A, con quasi 200 gol all’attivo, non sei certamente una persona che si arrende di fronte alle avversità, tantomeno se si tratta di cogliere l’occasione della vita e riprendersi una rivincita col proprio passato. Ed è quello che è riuscito alla perfezione a Mancini, puntando su concetto semplice, ma di grande importanza, quello del “gruppo”. Da giocatore era un grandissimo fantasista al servizio dei compagni, tanti dei quali li ha voluti come collaboratori in Nazionale, proprio perché solo attraverso lo spirito del sacrificio e del gruppo si possono ottenere dei grandi risultati. Ed alla fine l’impegno viene sempre premiato: l’11 luglio 2020 a Wembley arrivò la più grande delusione da giocatore, in una finale di Coppa dei Campioni, a Wembley è arrivato il grande riscatto di un grande allenatore.